1. Strumenti finanziari oggetto della consulenza
Lo Studio prende in considerazione le seguenti tipologie di strumenti finanziari:
- Azioni, e altri titoli equivalenti ad azioni di società, quotate e negoziate su mercati regolamentati dei principali paesi dell’OCSE;
- Obbligazioni e altri titoli di debito, quotati e negoziati sui mercati regolamentati dei principali paesi dell’Ocse ed emesse da enti sovranazionali, enti governativi e società;
- Qualsiasi altro valore mobiliare che permetta di acquisire o di vendere i valori mobiliari indicati nei due punti precedenti o che comporti un regolamento a pronti determinato con riferimento a valori mobiliari, valute, tassi di interesse o rendimenti, merci o altri indici o misure (art. 1 TUF, comma 1-bis lettera c)
- Quote e azioni di Organismi di investimento collettivo, rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE, autorizzati al collocamento.
2. Creazione dei portafogli
Lo Studio si impegna a creare un portafoglio di investimenti che combina le asset class nel paragrafo 1 di questo documento e che sia adatto all’obiettivo finanziario e di vita espresso dal Cliente, nonché a tutte le caratteristiche emerse in sede di valutazione dell’adeguatezza. Qualora il cliente esprima più obiettivi finanziari, ove possibile ed in funzione del patrimonio in questione, verranno raccomandati dal consulente più portafogli di investimento, ciascuno calibrato sull’obiettivo espresso. In tal caso nella valutazione di fattibilità verranno considerati anche i costi di transazione in quanto, per patrimoni non particolarmente consistenti, dovrebbe essere evitata un’eccessiva parcellizzazione degli strumenti per evitare che i costi di acquisto e ribilanciamento impattino eccessivamente sulle performance.
Si prevede di utilizzare in maniera estensiva, ma non esclusiva, i fondi comuni di investimento quotati (ETF) per la componente azionaria ed obbligazionaria di portafoglio. Per la parte obbligazionaria, in funzione dell’ammontare sotto consulenza, dell’opportunità fiscale e della durata temporale degli obiettivi espressi, lo Studio può raccomandare titoli obbligazionari governativi o aziendali singoli, pur rispettando un criterio di sana diversificazione. Su specifica richiesta del cliente si potranno analizzare anche singoli titoli azionari per valutarne l’opportunità di investimento. Lo Studio non ambisce ad attuare strategie di investimento che mirino ad identificare il momento più opportuno di entrata e uscita dai mercati e ad utilizzare l’analisi tecnica per definire le proprie raccomandazioni. Tuttavia si riserva di effettuare delle valutazioni sul contesto di mercato per comprendere, in funzione del livello corrente dei prezzi degli strumenti finanziari e delle politiche monetarie in atto, la possibilità di propendere per un acquisto in unica soluzione o in più tranche per raggiungere l’allocazione target dei portafogli previsti per il cliente.
3. Rischio di cambio
Viene tenuto in considerazione il rischio di cambio relativo ai prodotti che lo Studio raccomanda. In particolare il rischio di cambio per un investitore dell’area Euro è insito in tutti quegli strumenti che, benché siano quotati in mercati dell’eurozona ed in valuta euro, abbiano nella propria composizione titoli quotati originariamente in valuta diversa. Infatti, sulla base delle evidenze e ricerche in materia, il rischio di cambio qualora non correttamente gestito può generare una volatilità decisamente maggiore nel portafoglio e peggiorare significativamente il rendimento potenziale.
Per mitigare il rischio di cambio lo Studio si impegna a raccomandare per la parte obbligazionaria, volta generalmente a ridurre il rischio complessivo di portafoglio, strumenti in euro o con copertura valutaria verso l’euro. Per quanto riguarda la parte azionaria, la mitigazione viene realizzata sovrappesando (rispetto al peso effettivo delle borse mondiali) la quota di azioni detenute dell’Eurozona.
4. Monitoraggio e ribilanciamento
Lo Studio prevede di effettuare un monitoraggio periodico ed un ribilanciamento su base annuale al fine di mantenere un livello di rischio coerente con il profilo cliente e con gli obiettivi prefissati in fase di pianificazione finanziaria. Il ribilanciamento non sarà necessariamente automatico, ma la sua raccomandazione sarà valutata in funzione dei volumi che tale ribilanciamento richiederebbe ed i costi di transazione che ne deriverebbero. Qualora, in funzione delle considerazioni e valutazioni precedenti, lo Studio ritenga opportuno non procedere ad un ribilanciamento per un dato portafoglio in un anno specifico, ne darà evidenza al cliente nella relazione di adeguatezza redatta annualmente.